giovedì 24 febbraio 2011

Sharm El Sheik, presso Piaggiasecca

Chi l'ha detto che il 23 febbraio a Piaggiasecca faceva freddo? E se pure fosse, chi l'ha detto che non si stava benissimo sotto il sole? Guardate la foto, che ne è la prova, un paese in piena stagione estiva, con tanto di capo-carovana di cammelli per l'attraversata del deserto.
Ci stiamo attrezzando per l'accoglienza mica di turisti qualsiasi, ma di turisti facoltosi, tipo Ben Alì, Mubarak, Gheddafi, pare poco graditi nei loro paesi. E abbiamo una mezza promessa della cognata del povero Pol Pot. A noi vanno bene tutti, purchè non rompano ...

Intendiamo fare concorrenza a Sharm El Sheik sull'onda del capitalismo più sfrenato, secondo il modello cinese più rampante e le tigri della Malesia. Presto avremo una pista d'aeroporto, c'è già l'area in zona Sturo della Piscia, e durante il sopralluogo con i tecnici Rudy ha espresso felicitazioni per la scelta, così chiederemo il contributo a San Felice e Casalvento (Gheddafi dirotterà gli investimenti della propria famiglia da Chianciano a qui), e avremo un casino (no, il casinò non ci interessa) diretto dalla nipote di Mubarak, che se ne intende, e - sentite un pò - un bombolone del gas promesso dalla sorellastra in seconde nozze di Juscenko (il gas libico è in declino). Si parla di miliardi di miliardi di dollari di investimenti. I soci della Comunanza agraria daranno il loro contributo (volontario).

Le altre infrastrutture non mancano, c'è perfino la linea elettrica (non da tanto) ... peccato che nella terra di nessuno (né del Comune di Sassoferrato, né di quello di Fabriano) ci sia ancora un tratto di trada non asfaltata e piena di buche che il Comune di Sassoferrato rattoppa quando si ricorda e che dopo 3 giorni sono di nuovo come prima e anche peggio.

Tuttavia siamo fiduciosi nei nuovi promessi ospiti che ci candidiamo ad intrattenere (un vero scoop rispetto ai sanfeliciani e ai casalventani), purchè ci mettano una parola buona con il Sindaco di Sassoferrato, verso il quale se non si convincesse dell'urgenza quelli potrebbero far sfilare qualche centinaio di carri armati, di Mig dell'antiaerea e qualche divisione speciale delle forze di sicurezza.
D'altronde, con tali ospiti, il Sindaco dovrà convincersi che far passare centinaia di mezzi blindati per portare i bagagli del corredo giornaliero di costoro richiede almeno 3 centimetri di asfalto sopra quelle buche maledette.

Per chi non conosce la vicenda di quei 300 metri di strada ancora da asfaltare dal 2006 rammentiamo i post dove ne veniamo parlando da quasi 3 anni: (1), (2), (3), (4), (5), (6), (7), e i post dove chiediamo che il Comune intervenga per sistemare situazioni paradossali (8), (9), che il Comune di Scheggia-Pascelupo ha sistemato da tempo a Pascelulo e Col Di Peccio, paesi al di là del fosso e con i quali non possiamo che confrontarci con delusione, pur stando tutti sotto il medesimo tetto dello Stato Italiano del quale, a giorni, si celebrerà con gran fanfara il 150° anniversario.

A girare un pò per queste terre, 10-15 chilometri tutt'intorno, a quanto mi risulta, poi, non c'è un decametro di strada comunale che serva un centro abitato, o una casa isolata, che non sia asfaltato, ma qui - accidenti! - c'è l'eccezione che conferma la regola. Paradosso dei paradossi! Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, ma noi, come il Cavaliere, per un altro settore - intendiamoci - siamo più uguali degli altri.

E se fosse finita qui, sarebbe già qualcosa.
Circa 30 anni fa il paese si è dovuto pagare la linea telefonica per conto suo, perchè il Comune non ne voleva sapere di contribuire; e 20 anni fa è stato potenziato l'acquedotto, vecchio di 40 anni prima e ridotto a un colabrodo-contagocce che l'estate toccava andare a far rifornimento con le damigiane a San Cassiano per bere, questa volta con l'escamotage del potenziamento dell'acquedotto per il bestiame e, dunque, pagato con i soldi della Comunità Montana; e poi, sempre 20 anni fa, la cementata interna al paese, oggi ridotta a un lastrico di crepe e di sbrecciamenti a causa dell'azione del gelo (evidentemente non è calcestruzzo adatto per l'esterno); e poi il potenziamento della linea elettrica, che quando si accendeva il congelatore di una famiglia, non funzionava quello della famiglia vicina, pagato dall'Enel (come è giusto che sia, ma sulla cui questione il Comune non ha fatto un briciolo di sollecito); e, ancora, una decina di anni fa il progetto per il bombolone collettivo del GPL, c'era l'area di un privato che la cedeva gratuitamente per l'installazione, ma il Comune ha pensato che poi avrebbe dovuto richiudere le tracce della cementata per far passare i tubi del gas dentro al paese a spese proprie e, allora ..., nisba un'altra volta, e se 10 anni fa qualcuno ancora tagliava e segava legna per la stufa, oggi la metà di quelli deve comprarla perchè non ce la fa fisicamente più; e, da ultimo, il piano del Comune per le utenze Internet, che da noi se ne è venuto a conoscenza quando era scaduto il termine per presentare la domanda (ora, come al solito, si è provveduto in proprio) e, allora, un'altro nisba.

E' vero che nessun candidato alle elezioni comunali ha mai fatto conto sui voti di Piaggiasecca (aventi diritto al voto, circa 8-9 persone), ma si possono trattare le persone solo per il valore delle probabili preferenze elettorali?

E la storia non comincia nemmeno ora. Circa 45 anni fa, ad esempio, il Comune (Giunta Lunardi), revocò a Bucci&Piccioni l'autolinea da Perticano a Piaggiasecca, perché gli abitanti di qua potevano portarsi a scuola i figli da soli, secondo loro. E così, mio padre per un anno mi ha portato tutte le mattine alla scuola media di Sassoferrato, caricando pure gli altri malcapitati ragazzi per la strada (la corriera passava alle 6 del mattino a Perticano, orario molto propizio, con alzata alle 4,30 e viaggetto di un'ora e un quarto a piedi) e il pomeriggio alle 15,30 al ritorno mi toccava farmela a piedi da Perticano a casa (6 km), salvo le rare volte che mi dava un passaggio qualcuno conosciuto. Diversi compagni di sventura della vallata abbandonarono lo studio e andarono a lavorare (era meno fatica). E poi, ... e poi, ... e poi.

E poi ci sarebbe da fare un discorso sull'investimento per abitante che il Comune in queste frazioni riduce praticamente a zero. Non dico che anche qui vogliamo il teatro, la biblioteca e la piscina comunale, ecc., ma nemmeno essere sempre presi a pesci in faccia, come da sempre avviene.
Nel periodo della ricostruzione post terremoto del 1997, il Comune ha fatto piani e speso soldi (cosiddetti "piani di recupero") per le infrastrutture come fogne, linee elettriche interrate, linee telefoniche e altro per tante frazioni, ma per Piaggiasecca e altre frazioni nisba, come al solito.
Lo strombazzamento di buoni propositi dei nostri amministratori, però, dal livello comunale a quello regionale, non finisce mai, e lo si apprende dal sito web di Pascelupo (link a sinistra in basso, "Resocondo di ..."), il che prende il sapore della beffa bell'e buona e fa venire il voltastomaco a leggere tante fanfaluche.

E se avessimo (e qualcuno ce l'ha) l'idea di mettere su qualche Bed&Breakfast come a Pascelupo? Le risorse naturalistiche ci sono e di gran valore, grazie a madre natura e agli abitanti di qui che le hanno conservate sapientemente da oltre mille anni (vedi -1-, -2-, -3-) a questa parte, e non certo per opera del Comune), ma l'intorno ha la qualità ambientale degli anni '50 e non è certo stimolante per nessuno dal momento che è un ambiente povero, disordinato, incoerente e in decadenza generalizzata, e così la gente continua a scappare, dai tempi lontani, e oggi ad andarsene ad abitare a Fabriano o Sassoferrato (dove se ti piglia un colpo, entro mezz'ora è possibile che arrivi qualcuno, mentre a Piaggiasecca ti ritroverebbero putrefatto non prima di 2 mesi). In certi giorni, escluso i mesi di luglio e agosto, infatti, non si vede fuori nemmeno un cristo, ma al massimo puoi trovare il cane di Mario che ti viene ad annusare i pantaloni. Almeno 3 coppie di giovani sposi (o quasi) e 2 coppie di adulti se ne sono andate negli ultimi 5-10 anni. E perché? Forse sono latitanti che non pagano o non vogliono pagare le tasse?

E' mai possibile che da 500 abitanti prima dell'ultima guerra si debba arrivare proprio a zero? Noi resistiamo! Chissà che a qualcuno venisse l'idea che qui ci sono cristiani come nel capoluogo di comune!

E allora concluderei - si fa per dire - con le parole con cui si esprimeva un anonimo emigrante italiano rivolte ad un Ministro del Regno - pure lui italiano, ovviamente - alla fine dell'800:
Cosa intende per nazione, signor Ministro? È una massa di infelici? Piantiamo grano ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo la vite, ma non beviamo il vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. (...) Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra Patria? Ma è una Patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro?> (da wikipedia, tradotto dal portoghese).

mercoledì 23 febbraio 2011

Neve e ADSL anche qui

Abbiamo un connessione Adsl anche a Piaggiasecca (se servisse) presso Emiliano Baiocco.